Esposito ed il paracadutismo

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Al termine del corso di paracadutismo, la recluta Esposito, spaventata dall'imminente lancio, chiede all'istruttore:
- Serge'... che succede si 'o paracadute non s'arape?
L'istruttore, quindi, per l'ennesima volta spiega che oltre alla normale cordicella di sgancio, c'è anche un fibbia sulla schiena, che va eventualmente slacciata per consentire l'apertura del paracadute e che, ovviamente, sul terreno troverà una camionetta che lo riporterà al campo base. Ma Esposito, oramai preda della paura, insiste:
- E se 'a fibbia non funziona?
- Ora basta! - dice l'istruttore - Questo caso è rarissimo, ma se si verifica, c'è una terza cordicella, proprio sull'addome, che va tirata per atterrare in tutta sicurezza ed essere prelevati dalla camionetta per il ritorno al campo.
Esposito, dunque, momentaneamente tranquillizzato, si riproduce però nel suo repertorio di panico al momento del lancio.
Tanto che l'istruttore deve necessariamene spingerlo nel vuoto. Così il poverino si trova alle prese con tutte le cordicelle del suo paracadute. Tirata la prima, il paracadute non si apre... Sganciata la fibbia posteriore, il paracadute non si apre... tirata la cordicella sull'addome il paracadute non si apre! Esposito nel panico più totale, esclama:
- Quanto so' sfurtunato... vuò verè che arrivo abbascio e nun trovo manco 'a camionetta?

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